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Progettazione di un giardino: come creare un’oasi perfetta

Progettare un giardino è un’arte che combina estetica, funzionalità e sostenibilità. Un giardino ben progettato non solo valorizza la tua casa, ma diventa anche un rifugio personale. Ecco qualche trucco per aiutarti a creare il giardino dei tuoi sogni.

1. Analisi del clima

Il primo passo nella progettazione di un giardino è capire il microclima della tua area. Analizza la quantità di sole e ombra che il tuo giardino riceve, le temperature medie stagionali, il vento e la quantità di pioggia. Questi fattori influenzeranno la scelta delle piante e la disposizione degli spazi.

2. Scelta delle essenze

Una volta compreso il clima, puoi iniziare a scegliere le essenze vegetali. Opta per piante autoctone, che sono meglio adattate al tuo ambiente e richiedono meno manutenzione. Considera anche la stagionalità, scegliendo piante che fioriscono in diversi periodi dell’anno per garantire un giardino sempre vivace.

3. Individuazione di uno stile

Il tuo giardino dovrebbe riflettere il tuo stile personale. Che tu preferisca un giardino formale, all’italiana, zen o naturale, è importante mantenere una coerenza stilistica. Cerca ispirazione in riviste specializzate e online, e non aver paura di mixare elementi diversi per creare qualcosa di unico.

4. Creazione dei percorsi e dell’arredo outdoor

I percorsi sono fondamentali per guidare l’occhio e il visitatore attraverso il giardino. Usa materiali come ghiaia, pietra o legno per creare sentieri funzionali ed estetici. Considera l’aggiunta di elementi d’arredo come panchine, fontane o pergole, che non solo abbelliscono lo spazio ma ne aumentano la fruibilità.

5. Progetto della manutenzione

Un giardino richiede cure costanti. Pianifica le attività di manutenzione, come irrigazione, potatura e concimazione, in modo da mantenerlo sempre al meglio. Considera l’installazione di un sistema di irrigazione automatizzato per ottimizzare l’uso dell’acqua, soprattutto durante i mesi più caldi.

In conclusione, la progettazione di un giardino è un processo che richiede attenzione ai dettagli e pianificazione. Con un’analisi accurata del clima, una scelta ponderata delle piante, uno stile ben definito, percorsi funzionali e un piano di manutenzione efficace, potrai creare uno spazio esterno che non solo incanta la vista, ma diventa un’estensione naturale della tua casa.

Se hai bisogno di aiuto per progettare il tuo giardino o il tuo balcone non esitare a contattarmi! Puoi scrivermi qui.

Se invece vuoi approfondire autonomamente il tema dei giardini trovi alcune risorse utili su questo sito (dove fino al 24 novembre trovi alcuni libri scontati del 20% editi da Salani).

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Agevolazioni fiscali per interventi in edilizia nel 2024

Riporto di seguito un elenco delle agevolazioni fiscali di cui si può usufruire per gli interventi in edilizia nel 2024. Si ricorda che per usufruire dei bonus è sempre opportuno presentare prima dell’inizio dei lavori idonea pratica edilizia (salvo alcuni casi particolari).

  • Bonus casa – Detrazioni fiscali IRPEF al 50% su 10 anni – limite massimo di spesa di 96.000 euro per ogni unità immobiliare fino al 31 dicembre 2024. Da gennaio 2025 la detrazione fiscale tornerà al 36%, con limite di 48.000 euro, salvo ulteriori proroghe. Queste detrazioni valgono per interventi di manutenzione straordinaria sulle parti comuni dei condomini e su singole unità immobiliari. Maggiori informazioni cliccando sul sito di ENEA
  • Ecobonus 50%-65% – Detrazioni fiscali IRPEF al 50% o 65% su 10 anni – per interventi di manutenzione straordinaria finalizzati al risparmio energetico. Maggiori informazioni cliccando sul sito di ENEA
  • Superbonus – Nel 2024 scende al 70%, nel 2025 al 65%. Ma solo in alcuni casi previsti dalla normativa, in continua evoluzione.
  • Bonus mobili – Detrazioni fiscali IRPEF al 50% per l’acquisto di arredamento, su un importo massimo di 5000 euro per il 2024
  • Sismabonus – Detrazioni fiscali IRPEF al 50% per case unifamiliari per interventi di messa in sicurezza strutturale degli edifici nelle zone a rischio sismico, con possibilità di passare al 70% se con gli interventi si ottiene il passaggio a una classe di rischio inferiore e all’80% se si arriva con gli interventi a due classi di rischio inferiori. Per i condomini, partendo dal 50% si può arrivare al 75% o alll’85%. Il sismabonus vale anche per gli edifici a rischio produttivo (detrazioni IRES).
  • Bonus verde 36% – Detrazioni IRPEF al 36% per sistemazione di spazi verdi, installazione di impianti di irrigazione, coperture a verde e giardini pensili.
  • Bonus barriere architettoniche – Detrazione IRPEF al 75% per interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche valida fino al 31 dicembre 2025.

Per maggiori informazioni o per avere consulenza sul progetto della tua casa, scrivimi a vivattiva@gmail.com. Se l’articolo ti è stato utile, puoi condividerlo sui social.

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Da ENEA un pannello mangia-smog per zone inquinate senza parchi e alberi

ENEA lancia un nuovo pannello mangia-smog chiamato “City Tree”. Si tratta di un modulo vegetale mobile, in via di sperimentazione e monitoraggio.

il dispositivo tecnologico è stato testato nell’ambito del progetto europeo ‘CityTree Scaler’, che ha visto la partecipazione di ENEA, Cnr – Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) e Consorzio Proambiente, in collaborazione con la start-up tedesca Green City Solutions che ha prodotto il pannello. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista online open source Atmosphere (fonte: sito Enea)

Il pannello ha dimensioni 3m x 4m, è profondo 60 cm e ospita una specie di muschio che è in grado di assorbire fino a 240 t di anidride carbonica l’anno. E’ una soluzione adatta per zone prive di parchi e alberi, per ridurre il surriscaldamento urbano e l’inquinamento. Il modulo ha un sistema di irrigazione automatico ed è monitorato per ottimizzare il suo utilizzo.

Ci sono città che stanno già utilizzando alcuni pannelli come questi, per esempio Londra o Parigi.

E’ però sottinteso che sarebbe importante avere più aree verdi con alberi e parchi, invece di utilizzare solo dei pannelli. Il verde nelle aree urbane infatti contribuisce a ridurre molto la temperatura reale e percepita, oltre che ad assorbire anidride carbonica e contrastare così l’effetto serra.

Se vuoi approfondire di più il tema delle aree verdi nelle città puoi trovare numerosi testi sul sito di Feltrinelli: cliccando qui avrai una gift card da 5 euro in regalo con almeno 45 euro di acquisti.

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Sensibilizzare, che difficoltà

Quante volte si sente nominare la parola “sensibilizzazione”. Sensibilizzare significa rendere le persone consapevoli del “sentire”. Ovvero avvertire sensazioni, empatia, collegarsi in modo intimo alla situazione considerata. Quando si organizza un evento su tema ambientale, per esempio, si cerca di coinvolgere le persone in un processo più ampio, più articolato, globale. Si cerca di diffondere idee scientifiche e di renderne partecipi altri, con lo scopo di avere più attivisti ambientali e anche più consapevolezza su temi come i cambiamenti climatici, i rifiuti, ecc.

Ma cosa succede se una persona non “sente” niente? Se non si interessa a nulla, se non gli importa ciò che fa o che fanno gli altri? In questo caso abbiamo un problema. L’apatia e l’indifferenza in cui scivola la società può dipendere in larga parte dall’eccessivo utilizzo di apparecchi elettronici, soprattutto di cellulari. La tecnologia è un bene, ma il suo utilizzo eccessivo può provocare problemi. Ma in aggiunta a questo, si ha la percezione che davvero a volte a nessuno interessi nulla. Mi occupo del mio piccolo mondo qui, nel contingente, e poi chi s’è visto s’è visto. Non si tratta di essere moderni Don Chisciotte, e di combattere contro i mulini a vento, ma di cercare di dare l’esempio alle nuove generazioni per fare credere che un mondo migliore è possibile. E che parte dalle piccole cose: da un bambino che pianta una seme, a un anziano che sorride.

Se seminiamo piccoli gesti gentili facciamo la nostra parte. Non abbiamo nulla in cambio? Fa niente. Non si può agire solo in presenza di tornaconto. Fare senza aspettarsi nulla in cambio è quanto di meglio possiamo fare. Perchè solo se un gesto è fatto con il cuore ha pienamente senso.

Come coinvolgere le persone, dunque, per parlare di ambiente? Minacciando la fine del mondo e la morte globale? Spiegando gli aspetti positivi di un pianeta pulito ed ecologico?

Il dibattito è aperto e acceso. Il coinvolgimento di volontari e attivisti in prima linea è forse il modo migliore per risvegliare le coscienze. Seminando gesti di speranza e di ecosostenibilità che siano di esempio per gli altri, soprattutto per le giovani nuove generazioni, che hanno tanto bisogno di esempi positivi di riferimento.

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Bonus in edilizia/4 – Bonus verde

Anche nel 2023 è confermato il bonus verde, che proseguirà fino al 2024. Si tratta di un’agevolazione valida per alcuni lavori di manutenzione sugli spazi verdi di pertinenza degli immobili.

Il bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i seguenti interventi:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Le spese di progettazione e realizzazione dei giardini possono rientrare nelle detrazioni.

La detrazione delle spese può avvenire in dieci anni, con un massimale di 5.000,00 euro di spesa per unità immobiliare ed un massimo di spesa detraibile pari a 1.800,00 euro.

Il pagamento delle spese deve avvenire mediante bonifico parlante bancario o postale.

Possono usufruire delle detrazioni i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi e che hanno sostenuto le relative spese.

A livello condominiale, possono usufruire di detrazioni anche i lavori eseguiti su spazi verdi comuni esterni dei condomini, fino a un massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo.

L’agevolazione è stata introdotta con la Legge di bilancio 2018 (articolo 1, comma 12 della Legge n. 205 del 2017) e poi prorogata negli anni successivi.

Ulteriori approfondimenti al link.

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FAI fiorire la città 2022 – XI edizione

Anche quest’anno torna la manifestazione a tema ambientale “FAI fiorire la città”, organizzata dalla Delegazione FAI di Lodi e dal Gruppo Giovani FAI di Lodi. Si terrà a Lodi domenica 10 aprile, presso il Cortile della Fondazione Cosway, in Piazza Zaninelli, in orari di apertura al pubblico dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00. L’ingresso è libero, con possibilità di iscriversi in loco o di fare donazioni al FAI (Fondo Ambiente Italiano).

La giornata prevede esposizione di fiori, piante e prodotti a km 0, con possibilità di acquisto. Si terranno anche laboratori per adulti e bambini, in vari orari della giornata. In particolare segnaliamo laboratori tenuti dal FAI giovani Lodi, da SanFereOrto e da Giulia Tamai, agronoma.

Sono previste anche tre conferenze in parallelo, nella Fondazione Cosway. La prima si svolgerà al mattino, alle ore 11:30, e sarà tenuta dall’Associazione Impatto, per la promozione di uno stile di vita sostenibile. La seconda conferenza si terrà alle ore 15:30, e vedrà protagonista Tiziano Fratus, relatore di eccellenza, che presenterà il suo libro “Alberi millenari d’Italia”. La terza conferenza avrà luogo alle ore 17:00 e sarà tenuta da Stefano Caserini, su “Clima, ambiente e paesaggio”.

Non mancate! Una bella occasione all’insegna del green e dell’amore per la natura.

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Come godersi il balcone nel mese di giugno

Foto di JL G da Pixabay

Il mese di giugno è ideale per godersi il proprio balcone! I semi che avete piantato nei mesi precedenti sono germogliati e sicuramente avete già molte piantine fiorite! In giugno si può ammirare ancora la fioritura delle rose, che sbocciano in maggio, ma che non smettono di stupire; fioriscono i nasturzi e le zinnie; la portulaca e il tagete sono molto colorati e facili da gestire. Anche la lavanda fiorisce e invade di profumo il vostro balcone, insieme ai tradizionali geranei che sicuramente averete già piantato durante il lockdown. Non possono mancare sul balcone anche il gelsomino e la clematis.

E’ importante in questo periodo irrigare le piante nelle ore meno calde della giornata, soprattutto se avete balconi esposti verso sud o ovest; è anche opportuno eliminare le infiorescenze appassite delle piante, per far si che queste non disperdano energie e che possano fiorire di nuovo, rinvigorite. Se avete molti fiori troverete anche diverse api che ci svolazzano intorno: bravi, avete contribuito a salvare il Pianeta, perchè le api svolgono un ruolo fondamentale nell’ecosistema!

Se volete piantare qualcosa di nuovo, potete dedicarvi alle piante aromatiche: basilico, prezzemolo e salvia, per esempio. Ma se avete spazio e riuscite a dedicare qualche vaso anche alla coltivazione di ortaggi, facendo crescere un piccolo orto, potete piantare pomodori, insalata, fagioli. Ideali anche le zucche, i meloni e le zucchine, ma solo se avete un vero e proprio giardino e molto spazio. In questo modo potrete crescere i vostri ortaggi e avrete una produzione a km 0! Il container gardening è utile e divertente e ci permette anche di risparmiare!

Ma vi siete ricordati di arredare il vostro balcone per renderlo più confortevole? Vi segnalo alcuni arredi molto carini di Kave Home!

Se vi serve una sdraio vi segnalo Lucien, modello in legno invecchiato un po’ vintage oppure naturale, dal design molto attuale (clicca qui per approfondire). Il legno usato da Kave Home ha il certificato FLEGT, che verifica l’origine del legno e il processo di produzione.

Se preferite invece delle sedie, vi segnalo il modello Komfort di Kave Home (clicca qui per approfondire), oppure il modello Robert (clicca qui per approfondire), disponibile in versione nera o beige. Infine non può mancare un tavolino! Vi segnalo il modello Sheryl oppure il tavolo Robin.

Se vuoi sviluppare le tue competenze nell’ambito del giardinaggio puoi trovare molti testi interessanti sul sito de La Feltrinelli. In particolare ti segnalo il libro: “Il balcone delle meraviglie. Come coltivare con successo le piante e noi stessi” di Rossella Calabrò (clicca qui per approfondire). Nel testo l’autrice dà consigli utili per chi non ha pollice verde e vuole migliorare la propria abilità, spiegando che «il tempo impiegato per curare le piante, in realtà cura anche noi».

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18-24 maggio: la “Settimana della Natura”

Dal 18 al 24 maggio il Ministero dell’Ambiente lancia la “Settimana della Natura”. Sette giorni per celebrare e valorizzare il patrimonio naturale del nostro Paese, in particolare modo dopo il lockdown. Protagonisti saranno i parchi, i cui siti istituzionali verranno rilanciati. Ecco i portali di riferimento:

  • http://turismoneiparchi.minambiente.it/ – è il sito dedicato al turismo nei parchi, accessibile tramite il sito del Ministero dell’Ambiente e realizzato con il contributo della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Un’utile e dettagliata vetrina sul Patrimonio culturale presente nei Parchi nazionali italiani, quasi 800 tra biblioteche e musei, oltre 400 beni archeologici e più di 1.250 beni artistico architettonici.
  • http://www.saporideiparchi.minambiente.it/ – è il sito dedicato ai Sapori dei Parchi, con l’obiettivo di valorizzare i prodotti tipici italiani, collegando il sistema naturale al sistema agro-alimentare. Realizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con Unioncamere.
  • Partirà un nuovo sito, dedicato alle Meraviglie dei Parchi, per rilanciare le enormi potenzialità dei parchi presenti sul territorio nazionale.

Si prevedono delle giornate dedicate: domani mercoledì 20 maggio si celebra la Giornata mondiale delle Api; giovedì 21 maggio sarà la Giornata europea della Rete Natura 2000; venerdì 22 maggio ci sarà la Giornata mondiale della biodiversità; sabato 23 maggio la Giornata Mondiale delle Tartarughe; domenica 24 maggio la Giornata Europea dei Parchi. Saranno proposti eventi ad hoc per fare il punto sulle tematiche delle varie giornate.

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Verde e architettura: un binomio vincente

L’utilizzo delle piante negli edifici costituisce un elemento importante della progettazione ecosostenibile. Si può considerare un loro posizionamento sia all’interno dell’abitazione o degli uffici, sia valutare il loro utilizzo nell’involucro dell’immobile, sia progettare in modo accurato lo spazio outdoor, fuori dall’architettura. Ci sono molti motivi per consigliarlo.

Numerosi studi testimoniano che la presenza del verde all’interno dell’ambiente costruito rende le persone più felici e più serene, diminuendo lo stress: questo vale anche per gli uffici. A tale proposito si può consultare lo studio “The psychological benefits of indoor plants: A critical review of the experimental literature” di Tina Bringslimark, Terry Hartig, Grete G. Pati (Journal of Environmental Psychology 29/2009). La vicinanza dell’uomo al verde trova espressione in una parola: biofilia.

Definita da Wilson nel 2002 come “l’innata tendenza a concentrare l’attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che la ricorda, e in alcuni casi ad affiliarvisi emotivamente“, è qualcosa che ci appartiene profondamente, in quanto esseri viventi che hanno sempre vissuto a contatto con la natura e che in fondo hanno periodicamente bisogno di ricongiungersi ad essa.

L’utilizzo delle piante indoor può inoltre rendere l’ambiente più gradevole e contribuire alla termoregolazione dello stesso, migliorando le condizioni di comfort.

In “Biological treatment of indoor air for VOC removal: Potential and challenges”, di Benoit Guieysse, Cecile Hort, Vincent Platel, Raul Munoz, Michel Ondarts, Sergio Revah (Biotechnology Advances”,26/2008) emerge come l’utilizzo di “trattamenti biologici” di vario tipo, tra cui ad esempio il semplice utilizzo di piante come “purificatrici” riduca in modo considerevole la presenza di VOC, formaldeide, toluene e xylene negli ambienti indoor.

L’utilizzo delle piante negli spazi esterni è fondamentale perché assorbono anidride carbonica e producono ossigeno, per cui costituiscono un’arma essenziale per combattere il surriscaldamento globale dovuto all’incremento dei gas serra. Tutte le amministrazioni locali, gli enti, le aziende dovrebbero pensare a spazi verdi da coltivare e di cui prendersi cura per il benessere collettivo (consulta anche “Piantare alberi come se non ci fosse un domani“) . Esistono Paesi che di recente hanno messo in atto iniziative diffuse di piantumazione coinvolgendo anche la popolazione: basti pensare all’Etiopia (a proposito leggi questo articolo).

Le piante possono essere utilizzate anche nell’involucro dell’edificio. Le Corbusier, progettista razionalista dei primi del ‘900, fu il primo a teorizzare e mettere in pratica la necessità del “tetto giardino”, visto come uno dei “cinque pilastri dell’architettura”. Il tetto verde è ancora oggi uno strumento importantissimo di promozione del verde urbano, complesso da progettare ma potente come strumento di termoregolazione dell’involucro.

Tetti verdi estensivi o intensivi sono molto utilizzati nel Nord Europa per esempio. Di recente il Comune di Milano ha varato un progetto noto come CLEVER per l’incentivazione di tetti verdi in città, che utilizza come finanziamento fondi europei Horizon 2020. Esistono anche facciate verdi, che hanno funzione anche protettiva dai venti e che possono rendere più gradevoli edifici da riqualificare, contribuendo anche ad una loro rivalutazione. Numerose le aziende che possono affiancare i progettisti nella progettazione di tetti e facciate verdi.

Non dimenticare di dedicare del tempo alla tua cultura. Trovi numerosi testi da consultare sul verde in architettura sul sito Feltrinelli. Solo il 4 e il 5 marzo spedizione gratis per tutti gli ordini: su LaFeltrinelli Consegna gratuita!