Anche quest’anno torna la manifestazione a tema ambientale “FAI fiorire la città”, organizzata dalla Delegazione FAI di Lodi e dal Gruppo Giovani FAI di Lodi. Si terrà a Lodi domenica 10 aprile, presso il Cortile della Fondazione Cosway, in Piazza Zaninelli, in orari di apertura al pubblico dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00. L’ingresso è libero, con possibilità di iscriversi in loco o di fare donazioni al FAI (Fondo Ambiente Italiano).
La giornata prevede esposizione di fiori, piante e prodotti a km 0, con possibilità di acquisto. Si terranno anche laboratori per adulti e bambini, in vari orari della giornata. In particolare segnaliamo laboratori tenuti dal FAI giovani Lodi, da SanFereOrto e da Giulia Tamai, agronoma.
Sono previste anche tre conferenze in parallelo, nella Fondazione Cosway. La prima si svolgerà al mattino, alle ore 11:30, e sarà tenuta dall’Associazione Impatto, per la promozione di uno stile di vita sostenibile. La seconda conferenza si terrà alle ore 15:30, e vedrà protagonista Tiziano Fratus, relatore di eccellenza, che presenterà il suo libro “Alberi millenari d’Italia”. La terza conferenza avrà luogo alle ore 17:00 e sarà tenuta da Stefano Caserini, su “Clima, ambiente e paesaggio”.
Non mancate! Una bella occasione all’insegna del green e dell’amore per la natura.
E’ stato approvato un fondo di sostegno per le imprenditrici agricole, di importo pari a 15 milioni di euro per garantire mutui a tasso zero, fino a 300.000 euro, previsto dalla Legge di Bilancio 2020.
In Italia ci sono oltre 200.000 aziende agricole guidate da donne e si tratta quindi di un provvedimento importante per sostenerle e incoraggiarle. Le donne sono spesso portatrici di innovazione e sperimentazione, pur valorizzando la tutela della tradizione e della biodiversità. Anche il mondo del vino è sempre più “al femminile”. Il sostegno alle imprenditrici agricole contribuisce a combattere gli stereotipi di genere.
Tra i numerosi esempi di innovazione al femminile ricordiamo per esempio Color Off,di Sandra Quarantini, start up per la coltivazione e lavorazione biologica di tintura da fibre naturali. Erika Pedrini a Trento ha ideato una cantina in verticale dove produce vini ottenuti da vitigni resistenti alle malattie, che eliminano del tutto o quasi l’uso di trattamenti. Mi Green Food di Milena Mastropierro, pugliese, produce microortaggi, plantule commestibili di specie orticole (vedi il sito).
Non dimentichiamo inoltre l’esperienza delle due donne che hanno ricavato un tessuto dalla bucce d’arancia: Orange Fiber S.r.l. è una PMI innovativa italiana fondata nel 2014 da Adriana Santanocito ed Enrica Arena, che ha sviluppato e brevettato un innovativo processo produttivo per creare tessuti sostenibili a partire dagli agrumi (per saperne di più consulta il sito di Orange Fiber).
Per approfondire il tema dell’impegno femminile in agricoltura vi consiglio questo libro: “L’agricoltura vista con gli occhi di una donna” di Valentina Sclafani. Per analizzare un punto di vista diverso dal solito, scoprire una storia di successo e riflettere sulla discriminazione a cui spesso sono sottoposte le donne che conducono imprese agricole, viste solitamente come un baluardo di competenza maschile.
Nella progettazione ecosostenibile ogni disegno, calcolo o idea non può essere svincolata dal contesto in cui si collocherà. I singoli elementi di un’architettura sono in costante relazione con ciò che sta loro intorno, con cui dialogano e si relazionano. Il “sistema edificio” interagisce con altri sistemi, naturali ed artificiali; ogni costruzione è un frammento di paesaggio e contribuisce a modificarlo. Attraverso la biomimesi il progettista ha il compito di mantenere un equilibrio con la natura e il territorio e di valorizzarli. La biomimesi è l’innovazione sostenibile ispirata alla natura.
ARCHITETTURA, BIOMIMESI, SISTEMICA Edificio e albero come sistemi. Frattali e biomimesi
La sistemica, intesa come concetti, principi, applicazioni e metodi basati sul concetto di sistema, è stata spesso citata in relazione all’architettura: il sistema – edificio viene scomposto in elementi tecnologici e subsistemi per migliore identificazione degli stessi.
Ma la presenza di una gerarchia e di un’organizzazione complessa e matematica si ritrova anche in natura, ove ricorrono elementi quali la serialità e la modularità, oltre che l’evoluzione di queste. Ad esempio, gli studi sui frattali, sulle crescite logaritmiche, sulla serie di numeri (es. Fibonacci), sono in grado di descrivere forme e fenomeni presenti in natura. I frattali sono caratterizzati dall’autosimilarità e dal “closest packaging”, ovvero dalla presenza di massima efficienza in uno spazio minuscolo.
La biomimesi è l’applicazione di principi presenti in natura a tecnologie e campi molto diversi da quello naturale. I frattali sono espressione, ad esempio, della presenza in natura di un abaco di strutture base combinabili, che come afferma Pearce genera “minimum inventory, maximum diversity”; ciò costituisce un’analogia con gli elementi modulari presenti nelle architetture costruite, siano essi parti di edificio, quartieri o città.
Città ed architettura come sistemi dinamici La città stessa è un sistema, che può essere gestito in maniera top–down (dall’alto) o secondo un approccio bottom–up (dal basso). Gli stessi tipi di approcci si ritrovano nella progettazione biomimetica: partire da un’esigenza “in alto” per trovare strategie utili per un progetto, oppure partire dall’osservazione “in basso” di ciò che già esiste per comprendere come produrre qualcosa di nuovo.
“La città è un sistema aperto molto complesso, in cui gli input sono l’energia, i materiali e l’informazione e gli output altra informazione – pura o incorporata in altri materiali – e rifiuti in molte forme diverse. Quello che fa la differenza con la situazione passata è la drammatica crescita della quantità di input e, di conseguenza, di output: dovuti entrambi al progresso tecnologico ed alla disponibilità di energia, non percepita come risorsa scarsa” (tratto da F.M. Butera, Dalla caverna alla casa ecologica. Storia del comfort e dell’energia, Edizioni Ambiente, Milano, 2007).
ARCHITETTURE ADATTIVE. IL GIARDINO PLANETARIO Adattività e resilienza
Gilles Clément sintetizza con l’immagine dei “vacuoli territoriali” il tessuto urbano ed edilizio: la città e la singola costruzione possono evolvere nel tempo, ampliandosi o riducendosi, prevedendo il passaggio di flussi di energia o materia. Nel sistema di ritrovano una serie di cicli, che richiamano i cicli naturali, tesi all’ottimizzazione delle risorse e alla massimizzazione dell’efficienza.
Come sistema dinamico, l’edificio è necessariamente soggetto all’azione del tempo, degli agenti atmosferici, ad azioni esterne oltre che interne, con le quali è in continua relazione, per il mantenimento di un certo equilibrio. L’adattività di un sistema, ovvero la sua capacità di reagire al cambiamento, conferisce allo stesso resilienza (ovvero resistenza al variare delle condizioni esterne). Sia in campo biologico (come sperimentato nel processo evolutivo delle specie), sia in campo architettonico.
Rete come integrazione tra naturale ed artificiale Fritjof Capra, fondatore del Center for Ecoliteracy, sottolinea l’esistenza in natura di reti e connessioni tra diversi sistemi (“nested systems”), di cicli, di flussi, di bilancio dinamico. Tutti elementi applicabili anche agli edifici, che costituiscono analogie tra il mondo naturale e quello artificiale.
Il ruolo del progettista ecosostenibile è promuovere l’integrazione tra il sistema naturale e quello costruito, l’interazione dei cicli, il funzionamento della rete.
Il “giardino planetario” teorizzato da Clément, inteso come principio di valorizzazione della diversità presente in natura per garantire il futuro del pianeta, costituisce fonte inesauribile di ricchezza e di idee anche per le nuove tecnologie, creando spazio per la progettazione biomimetica.
Dal 18 al 24 maggio il Ministero dell’Ambiente lancia la “Settimana della Natura”. Sette giorni per celebrare e valorizzare il patrimonio naturale del nostro Paese, in particolare modo dopo il lockdown. Protagonisti saranno i parchi, i cui siti istituzionali verranno rilanciati. Ecco i portali di riferimento:
http://turismoneiparchi.minambiente.it/ – è il sito dedicato al turismo nei parchi, accessibile tramite il sito del Ministero dell’Ambiente e realizzato con il contributo della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Un’utile e dettagliata vetrina sul Patrimonio culturale presente nei Parchi nazionali italiani, quasi 800 tra biblioteche e musei, oltre 400 beni archeologici e più di 1.250 beni artistico architettonici.
http://www.saporideiparchi.minambiente.it/ – è il sito dedicato ai Sapori dei Parchi, con l’obiettivo di valorizzare i prodotti tipici italiani, collegando il sistema naturale al sistema agro-alimentare. Realizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con Unioncamere.
Partirà un nuovo sito, dedicato alle Meraviglie dei Parchi, per rilanciare le enormi potenzialità dei parchi presenti sul territorio nazionale.
Si prevedono delle giornate dedicate: domani mercoledì 20 maggio si celebra la Giornata mondiale delle Api; giovedì 21 maggio sarà la Giornata europea della Rete Natura 2000; venerdì 22 maggio ci sarà la Giornata mondiale della biodiversità; sabato 23 maggio la Giornata Mondiale delle Tartarughe; domenica 24 maggio la Giornata Europea dei Parchi. Saranno proposti eventi ad hoc per fare il punto sulle tematiche delle varie giornate.
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Oggi voglio condividere con voi una bella riflessione.
“Ci siamo addormentati in un mondo, e ci siamo svegliati in un altro. Improvvisamente Disney è fuori dalla magia, Parigi non è più romantica, New York non si alza più in piedi, il muro cinese non è più una fortezza, e la Mecca è vuota. Abbracci e baci diventano improvvisamente armi, e non visitare genitori e amici diventa un atto d’amore. Improvvisamente ti rendi conto che il potere, la bellezza e il denaro non hanno valore e non riescono a prenderti l’ossigeno per cui stai combattendo. Il mondo continua la sua vita ed è bellissimo. Mette solo gli esseri umani in gabbie. Penso che ci stia inviando un messaggio: “Non sei necessario. L’aria, la terra, l’acqua e il cielo senza di te stanno bene. Quando tornate, ricordate che siete miei ospiti. Non i miei padroni”
Cosa ne pensate? Io sono molto colpita, e credo che dovrebbe essere di stimolo per tutti noi. Questa momentanea (si spera) crisi deve indurci a capire che la sostenibilità va messa in pratica, non accantonata in un angolo: il progresso senza rispetto, empatia e cura dell’ambiente non è nulla. Perché noi siamo parte della natura e il nostro benessere è strettamente collegato ad essa. Gli uomini e le donne “con la memoria corta” che vedono nella specie umana una condizione di superiorità rispetto alla natura si sbagliano. Solo un approccio di tipo biofilico, “amico dell’ambiente” e lungimirante, parsimonioso in termini di risorse e rispettoso dell’esistente può permetterci di andare avanti. Diversamente, la selezione naturale di Darwin agisce, La natura fa il suo corso indisturbata, e ci fa capire chi comanda.
Serviranno le nostre migliori risorse per costruire un futuro fatto di rigenerazione di ciò che si è indebolito e distrutto, ove possibile, e di costruzione di qualcosa di resiliente e innovativo, ecosostenibile e integrato con l’ambiente. E’ l’unico futuro possibile.
Nel frattempo, vi segnalo che ho scritto un racconto scaricabile gratuitamente cliccando qui : è a tema ecologico ed appartiene alla Collana Eco-storie, per bambini (4-12 anni). In questo caso è ambientato “ai tempi del #Coronavirus”. Il titolo è “Anna e il balcone”! Cliccando su “Aggiungi al carrello”, “Visualizza carrello” e poi su “Concludi ordine”, registrandosi, potrete scaricare gratis il PDF. Se avete piacere, potete lasciare anche un commento su “recensioni”!