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Scegliere il materiale isolante per un tetto: materiali ecologici a confronto

Foto di Rosy / Bad Homburg / Germany da Pixabay

Nel contesto della crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale, la scelta del materiale isolante per un tetto richiede oggi una valutazione attenta di diverse variabili. Non si tratta solo di efficienza termica, ma anche di impatto ambientale, costi e longevità.

Problemi nella scelta del materiale isolante

Uno dei principali problemi nella scelta del materiale isolante è garantire un equilibrio tra efficienza energetica e sostenibilità. Materiali tradizionali, come il polistirene, offrono ottime prestazioni termiche, ma possono avere un impatto ambientale significativo. Inoltre, la scelta del materiale deve tenere conto dei fattori climatici locali, che influenzano il tipo di isolamento necessario.

Caratteristiche tecniche dei materiali ecologici

  1. Fibra di legno: Questo materiale è realizzato da scarti di legno e offre eccellenti proprietà isolanti. È traspirante, contribuendo a regolare l’umidità interna, e ha un basso impatto ambientale. Il costo è maggiore rispetto ad un isolante sintetico.
  2. Lana di pecora: Naturale e rinnovabile, la lana di pecora è un eccellente isolante sia termico che acustico. Ha la capacità di assorbire e rilasciare l’umidità senza perdere le sue proprietà isolanti, ma può essere più costosa rispetto ai materiali sintetici.
  3. Sughero: Il sughero è un materiale isolante naturale con ottime proprietà termiche ed acustiche. Ha una bassa velocità di combustione) e ha una lunga durata. Tuttavia, il costo può essere elevato e l’approvvigionamento può essere limitato.
  4. Cellulosa: Ricavata da carta riciclata, la cellulosa è un’opzione ecologica ed economica. Offre buone prestazioni isolanti e viene trattata con sali borici per resistere a muffe e incendi. Tuttavia, può richiedere una manutenzione maggiore rispetto ad altri materiali.

Costi dei materiali ecologici

Il costo dei materiali ecologici può variare significativamente in base alla disponibilità e alle caratteristiche specifiche di ciascun prodotto. In generale, i materiali naturali tendono a essere più costosi all’acquisto rispetto ai materiali sintetici, ma possono risultare più economici nel lungo termine grazie alla loro efficienza energetica e durata.

  • Fibra di legno: Il prezzo può variare da 20 a 50 euro al metro quadrato.
  • Lana di pecora: Il costo medio si aggira intorno ai 25-40 euro al metro quadrato.
  • Sughero: Può costare tra 30 e 70 euro al metro quadrato.
  • Cellulosa: Generalmente più economica, con un costo che varia dai 10 ai 20 euro al metro quadrato.

Osservazioni

La scelta del materiale isolante per un tetto è una decisione che richiede un’attenta considerazione delle esigenze specifiche dell’edificio, delle condizioni climatiche e delle priorità personali in termini di sostenibilità e budget. Materiali ecologici, sebbene inizialmente più costosi, offrono vantaggi significativi in termini di impatto ambientale e prestazioni a lungo termine. La transizione verso soluzioni più sostenibili è non solo un investimento nel futuro dell’edilizia, ma anche un contributo significativo alla riduzione dell’impronta ecologica globale.

Se hai bisogno di una consulenza per valutare la situazione della tua casa e valutare l’isolamento come opzione per migliorarne l’efficienza energetica, contattami alla mail vivattiva@gmail.com.

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Progettazione di un giardino: come creare un’oasi perfetta

Progettare un giardino è un’arte che combina estetica, funzionalità e sostenibilità. Un giardino ben progettato non solo valorizza la tua casa, ma diventa anche un rifugio personale. Ecco qualche trucco per aiutarti a creare il giardino dei tuoi sogni.

1. Analisi del clima

Il primo passo nella progettazione di un giardino è capire il microclima della tua area. Analizza la quantità di sole e ombra che il tuo giardino riceve, le temperature medie stagionali, il vento e la quantità di pioggia. Questi fattori influenzeranno la scelta delle piante e la disposizione degli spazi.

2. Scelta delle essenze

Una volta compreso il clima, puoi iniziare a scegliere le essenze vegetali. Opta per piante autoctone, che sono meglio adattate al tuo ambiente e richiedono meno manutenzione. Considera anche la stagionalità, scegliendo piante che fioriscono in diversi periodi dell’anno per garantire un giardino sempre vivace.

3. Individuazione di uno stile

Il tuo giardino dovrebbe riflettere il tuo stile personale. Che tu preferisca un giardino formale, all’italiana, zen o naturale, è importante mantenere una coerenza stilistica. Cerca ispirazione in riviste specializzate e online, e non aver paura di mixare elementi diversi per creare qualcosa di unico.

4. Creazione dei percorsi e dell’arredo outdoor

I percorsi sono fondamentali per guidare l’occhio e il visitatore attraverso il giardino. Usa materiali come ghiaia, pietra o legno per creare sentieri funzionali ed estetici. Considera l’aggiunta di elementi d’arredo come panchine, fontane o pergole, che non solo abbelliscono lo spazio ma ne aumentano la fruibilità.

5. Progetto della manutenzione

Un giardino richiede cure costanti. Pianifica le attività di manutenzione, come irrigazione, potatura e concimazione, in modo da mantenerlo sempre al meglio. Considera l’installazione di un sistema di irrigazione automatizzato per ottimizzare l’uso dell’acqua, soprattutto durante i mesi più caldi.

In conclusione, la progettazione di un giardino è un processo che richiede attenzione ai dettagli e pianificazione. Con un’analisi accurata del clima, una scelta ponderata delle piante, uno stile ben definito, percorsi funzionali e un piano di manutenzione efficace, potrai creare uno spazio esterno che non solo incanta la vista, ma diventa un’estensione naturale della tua casa.

Se hai bisogno di aiuto per progettare il tuo giardino o il tuo balcone non esitare a contattarmi! Puoi scrivermi qui.

Se invece vuoi approfondire autonomamente il tema dei giardini trovi alcune risorse utili su questo sito (dove fino al 24 novembre trovi alcuni libri scontati del 20% editi da Salani).

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Insufflaggio per isolare le pareti di casa

Per ridurre le dispersioni termiche dell’involucro della tua casa l’intervento più efficace è l’isolamento a cappotto. Tuttavia se vivi in una casa degli anni ’70 molto probabilmente le pareti hanno una struttura a intercapedine… ed è possibile realizzare un intervento di insufflaggio.

Si tratta di una tecnica che consente di iniettare isolante nell’intercapedine di aria del tuo muro. Questa soluzione è relativamente economica rispetto ad un isolamento a cappotto, anche se non risolve i ponti termici: non isola pilastri e solai, per esempio.

E’ una tipologia di intervento che può essere utile laddove non si può o non si vuole effettuare un isolamento esterno o interno di una muratura ed è un buon compromesso tra tempi, costi e benefici. Permette inoltre di risparmiare spazio, anzi, di ottimizzare lo spazio che già è utilizzato.

L’intervento di insufflaggio può essere utilizzato anche nei sottotetti: se il solaio verso sottotetto non riscaldato non viene utilizzato può essere ricoperto di uno strato di isolante che riduce molto le dispersioni energetiche verso l’alto. Un’alternativa ai classici materassini o rotoli di isolante.

L’insufflaggio può essere portato in detrazione fiscale. Sempre meglio, però, aprire prima una pratica edilizia.

Possono essere utilizzati vari materiali: lana di vetro, fibre di legno, cellulosa o addirittura lolla di riso.

L’insufflaggio può essere anche abbinato alla realizzazione di un cappotto esterno, con notevoli benefici per l’efficienza energetica della casa.

Se hai bisogno di supporto tecnico e vuoi saperne di più o desideri provare a realizzare questa tipologia di intervento, contattami!

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Interventi di risparmio energetico per una villetta unifamiliare

Il risparmio energetico è una priorità crescente per molte famiglie, sia per ridurre i costi delle bollette che per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. In una villetta unifamiliare, vi sono numerose strategie che possono essere adottate per migliorare l’efficienza energetica. Questo articolo esplora alcune delle soluzioni più efficaci. Fino a fine anno è possbile usufruire di detrazioni fiscali al 50%; da gennaio 2025 le detrazioni scenderanno al 36%.

Isolamento termico

Uno degli interventi più importanti è l’isolamento termico. Un buon isolamento delle pareti, del tetto e del pavimento può ridurre significativamente la dispersione di calore durante l’inverno e mantenere la casa fresca in estate. Materiali come la lana di roccia, le fibre di legno o il sughero possono essere utilizzati per questo scopo. Molto comune ed economico è l’utillizzo di EPS con grafite derivato da materiale riciclato, conforme ai CAM (Criteri Ambientali Minimi). Le fibre di legno ed il sughero garantiscono una maggiore inerzia termica all’edificio, per cui di fatto costituiscono la soluzione migliore, anche se costano leggermente di più.

Sostituzione degli infissi

Le finestre e le porte sono punti critici per la perdita di calore. Sostituire gli infissi vecchi con modelli a doppio o triplo vetro può migliorare l’efficienza energetica della vostra abitazione. Gli infissi moderni sono progettati per minimizzare le perdite di calore e spesso includono rivestimenti a bassa emissività che riflettono il calore all’interno. E’ importante isolare anche i cassonetti, che costituiscono dei ponti termici a tutti gli effetti.

Installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici

I pannelli solari rappresentano una soluzione ecologica ed efficiente per la produzione di energia. Posizionati sul tetto, possono generare elettricità (pannelli solari fotovoltaici) o riscaldare l’acqua (pannelli solari termici), riducendo così la dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali.

Utilizzo di pompe di calore

Le pompe di calore sono dispositivi che trasferiscono calore da una fonte naturale (aria, acqua o terra) all’interno dell’abitazione. Possono essere utilizzate sia per il riscaldamento invernale che per il raffrescamento estivo. Le pompe di calore sono estremamente efficienti, con un consumo energetico inferiore rispetto ai sistemi di riscaldamento e raffreddamento tradizionali. Sono l’intervento su cui si punterà di più a breve, abbandonando le caldaie a gas. Ovviamente le pompe di calore funzionano molto bene in abbinamento con il fotovoltaico, perchè funzionano a energia elettrica.

Sistemi di domotica

L’implementazione di sistemi di domotica permette di gestire in modo intelligente l’energia all’interno della casa. Termostati programmabili, sensori di presenza e luci a LED controllabili a distanza possono ridurre gli sprechi e ottimizzare l’uso delle risorse energetiche. La possibilità di monitorare i consumi in tempo reale consente di identificare e correggere eventuali inefficienze.

Elettrodomestici ad alta efficienza

La sostituzione degli elettrodomestici vecchi con modelli ad alta efficienza energetica può portare a significativi risparmi. Gli elettrodomestici certificati con etichette energetiche A++ o superiori consumano meno energia e offrono prestazioni migliori. Anche l’uso di dispositivi energeticamente efficienti, come le lampadine a LED, contribuisce a ridurre il consumo complessivo.

Cosa aspetti?

Adottare interventi di risparmio energetico in una villetta unifamiliare non solo contribuisce a ridurre i costi delle bollette, ma anche a minimizzare l’impatto ambientale. Investire in isolamento termico, infissi efficienti, pannelli solari, pompe di calore, sistemi di domotica ed elettrodomestici ad alta efficienza rappresenta un passo significativo verso una gestione più sostenibile delle risorse energetiche.

Se hai bisogno di una consulenza per migliorare energeticamente la tua casa scrivimi a vivattiva@gmail.com!

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A cosa serve uno studio di fattibilità?

Uno studio di fattibilità serve a inquadrare il tipo di interventi che è possibile effettuare su un immobile esistente da ristrutturare o da efficientare dal punto di vista energetico, ed il relativo costo . Ovviamente non implica l’obbligo di effettuarli, ma permette di valutare in modo oggettivo vantaggi e svantaggi.

Uno studio di fattibilità parte sempre dallo stato di fatto, dal rilievo e da una verifica di conformità dell’edificio oggetto di analisi. La conformità ci dice sostanzialmente se l’immobile costruito è conforme a quanto depositato in Comune e al catasto, ed è un dato indispensabile per poter usufruire delle detrazioni fiscali in modo corretto.

La valutazione degli interventi da realizzare per migliorare un immobile vieneeffettuata considerando anche il costo necessario. In alcuni casi può rendersi necessario un investimento consistente, in altri un investimento minore. E’ comunque sempre opportuno affidarsi a un tecnico, che può redigere anche un computo metrico o un rendering per valutare i preventivi delle imprese, affiancando il committente nella scelta degli affidatari dell’incarico.

In ogni caso è sconsigliato eseguire un “fai da te”: a ognuno il suo lavoro….

Se sei interessato ad uno studio di fattibilità per il tuo immobile, non esitare a contattarmi alla mail vivattiva@gmail.com.

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Direttiva Casa Green: approvata in UE

La Direttiva Casa Green (EPBD), nuova norma comunitaria europea, è stata definitivamente approvata.

Ha lo scopo di ridurre le emissioni di gas serra provenienti dal comparto edilizia-impianti e in particolare richiede di portare il patrimonio edilizio dell’Unione Europea a emissioni zero entro il 2050, eliminando gradualmente le caldaie a combustibili fossili entro il 2040. Entro il 2030 inoltre tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero. Parallelamente, sarà necessario incentivare le fonti di energia rinnovabili collegate agli impianti e la mobilità sostenibile, soprattutto elettrica.

Dalla pubblicazione in GU, gli Stati membri dell’Unione Europea avranno due anni per recepire le disposizioni nella legislazione nazionale.

Per quanto riguarda gli edifici residenziali, si parla di un taglio del consumo di energia del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Almeno il 55% della riduzione del consumo medio di energia primaria dovrà essere ottenuto attraverso la ristrutturazione degli edifici con le peggiori prestazioni, con maggiore consumo energetico.

Un ruolo centrale verrà svolto dunque dagli interventi di efficentamento energetico, sia di isolamento opaco e trasparente sia di impiantistica: particolare importanza rivestiranno i sistemi ibridi e le pompe di calore elettriche, collegate a impianti fotovoltaici, dato che le vecchie caldaie a gas non potranno più essere utilizzate.

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Cosa vuol dire progettazione ecosostenibile?

Il termine “bioarchitettura” prende origine da due parole: “bio” e “architettura”. Il termine “bios” deriva dal greco e significa “che vive”. Un’architettura bio è dunque una costruzione edilizia che si ispira a principi costruttivi legati alla vita, all’organicità, alla natura vivente. La bioarchitettura permette la realizzazione di edifici secondo elementi di bioedilizia, utilizzando materiali di origine naturale, come per esempio il legno, i mattoni, la pietra, che siano anche ecocompatibili, ovvero facilmente biodegradabili o smaltibili nell’ambiente. La bioarchitettura infatti cerca di minimizzare la produzione di rifiuti, privilegiando l’utilizzo di materiali di scarto e di riciclo.

L’architettura “bioclimatica” o “bioecologica” cerca in particolar modo di direzionare il progetto in base al clima, anteponendo l’analisi del sito, dell’ambiente e del clima alla progettazione, per garantire l’ottimizzazione di forma, volumi e risorse materiali ed economiche.

Gli edifici costruiti in bioarchitettura sono edifici a risparmio energetico, ben isolati (la quantità di isolante viene stabilita in base alla zona climatica di riferimento), con una classe energetica alta e una specifica attenzione alla correzione dei ponti termici (ovvero i punti in cui si ha discontinuità tra materiali, e quindi dispersione di energia). Questo è reso possibile anche grazie a impianti alimentati da fonti di energia rinnovabili, per lo più grazie alla presenza di impianti fotovoltaici in copertura, ben orientati secondo l’irraggiamento solare.

La progettazione ecosostenibile è inclusiva e considera le esigenze anche di un’utenza fragile (bambini, anziani, portatori di handicap). Una vera sostenibilità infatti non è solo ambientale ma anche sociale.

Se sei interessato/a a costruire secondo principi di architettura ecosostenibile, non esitare a contattarmi. Puoi inviare una mail a vivattiva@gmail.com. Se poi questo articolo ti è stato utile, puoi ricondividerlo sui social o lasciarmi una recensione a cinque stelle su Google o Facebook.

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Tassa al 26% per chi rivende casa ristrutturata col superbonus entro 10 anni dai lavori

Chi ha ristrutturato casa con il superbonus 110% e la venderà prima di 10 anni sarà tassato al 26%. Questo è quanto deciso nell’ultima versione della Legge di Bilancio dal Governo. Inizialmente il limite temporale era di 5 anni, per evitare le speculazioni edilizie. Ora si parla addirittura di dieci anni. La tassa del 26% è pari alla plusvalenza generata sulla casa per i lavori effettuati, che ne aumentano il valore.

Un’altra norma contenuta in manovra prevede inoltre un rialzo dall’8% all’11% della ritenuta operata da banche e Poste sui bonifici effettuati dalle imprese per fruire del 110%, a partire dal mese di marzo.

Si prevedono inoltre dei controlli sulla rendita catastale degli edifici che hanno usufruito del superbonus 110%; in caso di mancata regolarità sulla classe proposta, l’Agenzia delle Entrate invierà ai proprietari un invito a regolarizzare la propria posizione.

Se vuoi acquistare libri sull’edilizia, ne trovi molti sul sito di Feltrinelli cliccando qui

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Da ENEA un pannello mangia-smog per zone inquinate senza parchi e alberi

ENEA lancia un nuovo pannello mangia-smog chiamato “City Tree”. Si tratta di un modulo vegetale mobile, in via di sperimentazione e monitoraggio.

il dispositivo tecnologico è stato testato nell’ambito del progetto europeo ‘CityTree Scaler’, che ha visto la partecipazione di ENEA, Cnr – Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) e Consorzio Proambiente, in collaborazione con la start-up tedesca Green City Solutions che ha prodotto il pannello. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista online open source Atmosphere (fonte: sito Enea)

Il pannello ha dimensioni 3m x 4m, è profondo 60 cm e ospita una specie di muschio che è in grado di assorbire fino a 240 t di anidride carbonica l’anno. E’ una soluzione adatta per zone prive di parchi e alberi, per ridurre il surriscaldamento urbano e l’inquinamento. Il modulo ha un sistema di irrigazione automatico ed è monitorato per ottimizzare il suo utilizzo.

Ci sono città che stanno già utilizzando alcuni pannelli come questi, per esempio Londra o Parigi.

E’ però sottinteso che sarebbe importante avere più aree verdi con alberi e parchi, invece di utilizzare solo dei pannelli. Il verde nelle aree urbane infatti contribuisce a ridurre molto la temperatura reale e percepita, oltre che ad assorbire anidride carbonica e contrastare così l’effetto serra.

Se vuoi approfondire di più il tema delle aree verdi nelle città puoi trovare numerosi testi sul sito di Feltrinelli: cliccando qui avrai una gift card da 5 euro in regalo con almeno 45 euro di acquisti.

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Contributi a fondo perduto per cantieri superbonus 90% di famiglie a basso reddito

A partire dal 2 ottobre si potrà fare richiesta di contributi a fondo perduto per i cantieri superbonus partiti quest’anno che utilizzano la detrazione del 90%. Ma solo ad alcune condizioni:

  • reddito di riferimento inferiore a 15.000 euro;
  • immobile di proprietà o altro diritto di godimento dello stesso;
  • unità immobiliare oggetto di intervento come abitazione principale del richiedente.

Si tratta di una misura pensata per le famiglie con basso reddito che si sono trovate in difficoltà a cominciare cantieri superbonus 90%, ridotto rispetto al 110%.

Le richieste possono essere presentate in via telematica fino al 31 ottobre all’Agenzia delle Entrate. Valgono le solite regole: le spese del proprietario devono essere pagate mediante “bonifico parlante” e il tetto massimo di spesa nell’anno è pari a 96.000 euro. L’istanza può essere modificata o ritirata in caso di errore.

Solo dopo fine ottobre l’Agenzia delle Entrate provvederà all’assegnazione delle risorse economiche a disposizione (20 milioni di euro complessivi a disposizione). I risultati dell’assegnazione saranno pubblicati entro il 30 novembre.

Ricordiamo che restano in vigore i limiti temporali fissati per i cantieri superbonus (vedi precedenti articoli), a meno di proroghe negli ultimi mesi dell’anno corrente.

Qui il comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate.

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