Architettura, Efficienza energetica, Innovazione, Normativa e certificazioni

Bonus facciate 2020: cosa prevede

La Legge di Bilancio 2020 ha prorogato le detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia e per interventi di risparmio energetico (bonus casa ed ecobonus), nonché il sisma bonus ed il bonus mobili ed elettrodomestici. Compare inoltre il bonus facciate.

L’art. 25 della Legge di Bilancio relativo alle Misure di Crescita riguarda il bonus facciate. Esso prevede una detrazione dell’imposta lorda pari al 90% per interventi finalizzati al recupero o al restauro delle facciate esterne degli edifici ubicati in zona A o B ai sensi del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444. Sono ammessi al beneficio di cui al presente articolo esclusivamente gli inter­venti sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi.

Per ZONA A si intendono le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestano carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi; per ZONA B invece si intendono le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalle zone A): si considerano parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5% (un ottavo) della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore ad 1,5 mc/mq.

Nell’ipotesi in cui i lavori di rifaci­mento della facciata, ove non siano di sola pulitura o tinteggiatura esterna, riguar­dino interventi influenti dal punto di vista termico o interessino oltre il 10 per cento dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, gli inter­venti devono soddisfare i requisiti di efficienza energetica già previsti dalla normativa nazionale, e in particolare già regolati dal Decreto del Ministro dello Sviluppo Eco­nomico del 26 giugno 2015 e dalla tabella 2 del­l’allegato B al decreto del Ministro dello sviluppo economico 11 marzo 2008.

La detrazione è ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.

Seguirà una circolare specifica dell’Agenzia delle Entrate per approfondire la tematica.

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Legge di Bilancio 2020: prorogati Bonus Casa ed Ecobonus

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.304 del 30.12.2019 il testo definitivo della Legge di Bilancio 2020 (L. 27.12.2019 n.160), che prevede la proroga al 31 dicembre 2020 dei bonus per la ristrutturazione edilizia (Bonus Casa – detrazioni fiscali al 50%) e dell’Ecobonus (detrazioni fiscali al 65%).

Per usufruire delle detrazioni occorre trasmettere per via telematica all’ENEA le informazioni sugli interventi terminati, in base all’anno in cui sono stati effettuati, entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Gli interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabile che usufruiscono delle detrazioni fiscali del 50% previste per le ristrutturazioni edilizie – ex art. 16 bis del DPR 917/86 soggetti all’obbligo di invio all’ENEA sono consultabili cliccando qui. E’ detraibile anche l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.

Per quanto riguarda invece gli interventi ammissibili per l’ecobonus (Riqualificazione energetica – ex legge 296/06) la tabella di riferimento è scaricabile cliccando qui. Si tratta della versione aggiornata al 2019, a breve sarà disponibile la versione aggiornata al 2020.

Per l’invio delle pratiche ENEA, che può essere fatto dal titolare dell’intervento oppure da un tecnico, il portale da utilizzare è il seguente: https://detrazionifiscali.enea.it/

La Legge di Bilancio 2020 prevede anche l’introduzione di un nuovo Bonus Facciate. Il Sisma Bonus era già stato prorogato precedentemente fino al 2021 ed è quindi confermato anche per il 2020.

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Verso un’edilizia sempre più ecoefficiente

Il Senato ha approvato un Disegno di Legge che recepisce la Direttiva 2018/844/UE inerente la prestazione energetica in edilizia e l’efficienza energetica. Si prevede dunque la riduzione di emissioni di gas serra del 40% entro il 2030 (rispetto al 1990) e si intende puntare ad un sistema di decarbonizzazione ad alta efficienza energetica entro il 2050. La norma prevede in particolar modo un’analisi ed un’ottimizzazione del rapporto costi – benefici degli interventi.

La Direttiva Europea si focalizza sulla promozione di ristrutturazioni che tengono conto del miglioramento dell’efficienza energetica, sulla semplificazione delle ispezioni degli impianti, sulla gestione intelligente degli edifici in funzione di un reale consumo da parte degli utenti degli edifici, sulla mobilità sostenibile, in particolar modo sui veicoli elettrici.

In questo quadro riveste particolare importanza la certificazione energetica degli edifici, che tiene conto di quanta energia effettivamente gli immobili disperdono, considerando materiali, forma, superfici, volume e impianti, in relazione al sito di riferimento. La certificazione energetica implica anche la considerazione di eventuali interventi di efficientamento energetico che possono essere eseguiti, compatibilmente con i costi che saranno necessari per effettuarli.

Dal punto di vista di una visione ecosostenibile, rivestono grande importanza la riqualificazione energetica e la rigenerazione urbana: invece di costruire nuovi edifici è fondamentale recuperare quelli esistenti e cercare di migliorarli, evitando ulteriore consumo di suolo. Diventa dunque rilevante coinvolgere figure professionali qualificate e con una visione a 360° del progetto, per considerare già in fase di concept i vari aspetti dell’ecosostenibilità.

Per scoprire cosa vuol dire progettare in modo ecosostenibile clicca qui

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Cosa sono le certificazioni ambientali?

Fonte: Sito del Ministero dell’Ambiente

Ultimamente si parla molto di efficienza energetica, per fortuna, ma si inizia a parlare di più anche di certificazioni ambientali. Cosa sono?

Gli Stati europei e diverse organizzazioni internazionali hanno sviluppato a partire dagli anni ’90 diversi strumenti di questo tipo.

Un esempio è il marchio ECOLABEL UE. Esso è definito come “ il marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea che contraddistingue prodotti e servizi che pur garantendo elevati standard prestazionali sono caratterizzati da un ridotto impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita” (Fonte: Ministero dell’Ambiente).

E’ stato creato nel 1992 ed è in vigore in 28 Paesi dell’Unione Europea. Questo marchio si basa su dati scientifici relativi a determinati prodotti, in riferimento in particolare al loro ciclo di vita, all’utilizzo di acqua, alla produzione di rifiuti, all’uso dell’energia. Sono previsti dei valori minimi di soglia, che vengono stabiliti da un ente terzo. I criteri Ecolabel UE coinvolgono in modo ampio consumatori, associazioni ambientaliste e produttori.

Ecolabel UE costituisce una garanzia soprattutto per i consumatori, che sono consapevoli di acquistare un prodotto di qualità che fa bene anche all’ambiente. D’altra parte, tutti coloro che sono produttori e vogliono acquisire una certificazione di valore possono richiedere Ecolabel UE.

Il video promozionale di Ecolabel si trova sul sito del Ministero dell’Ambiente cliccando qui.

Il marchio Ecolabel EU è distinguibile sui prodotti dal logo, che richiama un fiore ed il simbolo dell’Unione Europea.

Fonte: Sito Unione Europea

Un’altra certificazione ambientale importante promossa a livello europeo è EMAS (EU Eco-Management and Audit Scheme), che è uno strumento pensato per le imprese ed altre istituzioni che intendono valutare e migliorare il proprio impatto ambientale. L’adesione è volontaria. L’istituzione della certificazione EMAS risale al 1993. Maggiori informazioni in merito sono disponibili alla sezione ” Eco-Management and Audit Scheme” del settore “Environment” della Commissione Europea cliccando qui.