Architettura, Eventi green, Professione

Salone del Mobile Milano: spostato a giugno 2020

(Fonte: sito Salone del Mobile)

Il Salone del Mobile 2020 sarà spostato dal mese di aprile al mese di giugno 2020, a causa dell’emergenza sanitaria in atto. Si svolgerà dal 16 giugno al 21 giugno 2020 (vedi il sito ufficiale). Gli organizzatori hanno infatti considerato che in caso di annullamento della manifestazione ci sarebbe stato un danno economico considerevole per tutti gli attori coinvolti. Meglio programmare l’evento più in là, quando si spera che l’allerta sia venuto meno e che tutti siano più tranquilli. Decisione ampiamente condivisibile, soprattutto tenendo conto di come le persone stanno in massa reagendo alle disposizioni sanitarie prese dalle Autorità competenti. Ricordiamo che la situazione di emergenza sanitaria non va sottovalutata: è opportuno seguire le indicazioni del Ministero della Salute e tutte le precauzioni riportate qui.

Il Salone del Design è una manifestazione molto importante per Milano, punto di riferimento mondiale per gli esperti del settore. Le aziende che vogliono partecipare possono trovare le regole di partecipazione qui: La partecipazione è riservata alle aziende produttrici industriali e artigiane (l’appartenenza a tale categoria verrà verificata sulla base del modulo DM10 telematico scaricabile dal sito INPS tramite PIN personale e CCIAA). Sono ammesse come espositori aziende produttrici industriali e artigiane, giornali, riviste e pubblicazioni, associazioni ed enti di settore.

La manifestazione è riservata agli operatori di settore. Apertura al pubblico unicamente sabato e domenica. L’ingresso è a pagamento, registrazione obbligatoria. Per ogni categoria di visitatore è a disposizione una modalità di ingresso dedicata. Il servizio di preregistrazione e vendita online delle tessere di ingresso per l’edizione 2020 sarà attivo da inizio marzo.

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Eventi green, STEM

“Scienza per tutti”: II edizione del contest fotografico

Parte a febbraio 2020 la seconda edizione del contest “Scienza per tutti”! Si tratta di un contest fotografico via Instagram promosso da VIVATTIVA e dall’Associazione IC di Cagliari finalizzato a promuovere l’importanza delle materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e la presenza femminile in ambito scientifico. Nell’ottica di una sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale ed economica.

Le modalità di partecipazione si trovano cliccando qui. Le foto più belle selezionate ogni settimana da una giuria verranno stampate e costituiranno una mostra itinerante in Italia, costituendo la base di partenza per eventi divulgativi di taglio scientifico e per la sensibilizzazione delle persone.

L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio dell’Associazione culturale ALAUS di Lodi, di SNOQ Lodi (Se Non Ora Quando – Sezione di Lodi) e di YATTA! Fai da Noi (Milano)

Leggi qui in merito alla passata edizione del contest (2018).

Eventi green, Professione

Green Week – Festival della Green Economy

Un evento legato al mondo della sostenibilità, un tuffo nel settore green. SE’ previsto un periodo dal 25 al 27 febbraio chiamato “Fabbriche della Sostenibilità”, in cui il focus sarà sulle aziende che investono in campo green (trovi un elenco qui); dal 28 febbraio al 1 marzo si terrà a Rovereto e Trento il “Festival della Green Economy”.

Il programma della Green Week è disponibile cliccando qui. I temi affrontati sono vari e interdisciplinari: moda, economia circolare, turismo, smart buidings, recupero del patrimonio edilizio, finanza sostenibile, bioplastiche, trasporti, chimica verde.

Non mancate! Per ogni conferenza è opportuno registrarsi, potete farlo direttamente dal sito ufficiale.

Cambiamento climatico, Economia circolare, Eventi green, Innovazione

Al via la COP25 a Madrid: 2-13 dicembre 2019

Foto: tratta dal Sito United Nations Climate Change – Scultura “Support”, di L. Quinn, Venezia

In occasione della conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici che si tiene in questi giorni a Madrid, 10 paesi (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Grecia, Kazakistan, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Portogallo e Svizzera) condivideranno i loro risultati e le azioni innovative per il clima che stanno portando avanti. L’obiettivo è quello di monitorare i progressi realizzati da ogni paese per raggiungere gli obiettivi posti per il 2020.

Tra i numerosi argomenti trattati alla COP25 i dati scientifici, le cause e le maggiori espressioni, le conseguenze dei cambiamenti climatici.

L’ultimo decennio ha visto temperature estreme e temperature record senza precedenti” si dichiara nel report di oggi 4 dicembre 2019 della World Meteorological Organization sullo stato del clima. “Per vincere la lotta contro il cambiamento climatico, ora abbiamo bisogno di un decennio di azione climatica“.

Dobbiamo scegliere tra la strada della resa – lasciare che l’emergenza climatica metta in pericolo tutti gli abitanti del pianeta – o la via della speranza, le soluzioni sostenibili e il successo dell’azione per mitigare i cambiamenti climatici” ha detto ieri António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite alla COP25. “Vogliamo davvero che ci ricordate come la generazione che ha nascosto la testa sotto la sabbia?” 

I report dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) sono tutti disponibili on line e riguardano vari temi. In particolare, segnalo il Report on the Ocean and Cryosphere in a Changing Climate, consultabile qui, che verrà discusso domani, 5 dicembre, sullo stato degli oceani e della criosfera.

La COP25 servirà per trovare soluzioni e politiche comuni da adottare per mitigare i cambiamenti climatici, che sono già in atto.

Nel frattempo, Lorenzo Quinn ha realizzato a Venezia una scultura monumentale, dell’altezza di tre metri, per sensibilizzare sul problema dell’innalzamento del livello dei mari legato ai cambiamenti climatici. Si chiama “Support” ed è stata realizzata in onore della COP25. Si tratta di due mani giganti di bambino che emergono dall’acqua per proteggere il Ca’ Sagredo Hotel, che simbolicamente richiama la necessità di tutela del patrimonio umano, ambientale, culturale ed artistico da parte delle presenti e delle future generazioni, in difesa dagli effetti dei cambiamenti climatici.

Cambiamento climatico, Efficienza energetica, Eventi green

11.258 scienziati avvertono: siamo in emergenza clima

L’incipit dell’articolo ( https://academic.oup.com/bioscience/advance-article/doi/10.1093/biosci/biz088/5610806 )

11.258 scienziati di 153 nazioni hanno pubblicato sulla rivista Bioscience un “Avvertimento riguardo alla emergenza climatica” (World Scientists’ Warning of a Climate Emergency), avente come portavoce in primis William Ripple della Università dell’Oregon, Thomas Newsome della Università di Sydney, e William Moomaw della Università Tufts; più di 250 lavorano in enti di ricerca e accademie italiane. Il testo in inglese è scaricabile qui.

Di seguito le principali (preoccupanti) considerazioni:

  • il primo incontro degli scienziati sui cambiamenti climatici si è tenuto nel 1979 a Ginevra. Sono seguiti altri incontri importanti: solo per citarne alcuni, Rio de Janeiro nel 1992, il Protocollo di Kyoto nel 1997 e l’Accordo di Parigi nel 2015. E’ sempre emerso che occorre un cambiamento repentino negli stili di vita dell’uomo, e sono seguiti numerosi avvertimenti espliciti degli scienziati sui progressi insufficienti delle azioni intraprese;
  • nonostante questo, le emissioni di gas serra (GHG) sono ancora in rapido aumento, con effetti sempre più dannosi sul clima terrestreE’ necessario un immenso aumento della scala degli sforzi per conservare la nostra biosfera e per evitare sofferenze indicibili a causa della crisi climatica;
  • la crisi climatica è strettamente legata al consumo eccessivo dello stile di vita dei ricchi;
  • segnali profondamente preoccupanti delle attività umane comprendono aumenti sostenuti delle popolazioni di animali, produzione di carne pro capite, prodotto interno lordo mondiale, perdita globale di copertura arborea, consumo di combustibili fossili, numero di passeggeri trasportati, emissioni di anidride carbonica e le emissioni di anidride carbonica pro capite dal 2000;
  • il ritmo della perdita di foreste nell’Amazzonia brasiliana sta aumentando. Il consumo di energia solare ed eolica è aumentato del 373% per decennio, ma nel 2018 era ancora 28 volte inferiore al consumo di combustibili fossili (gas, carbone, petrolio combinati);
  • anidride carbonica, metano e protossido di azoto continuano ad aumentare, così come la temperatura della superficie globale;
  • a livello globale, il ghiaccio sta rapidamente scomparendo, come evidenziato da un trend in calo nel minimo estivo del ghiaccio marino artico, nelle calotte glaciali della Groenlandia e dell’Antartico e nello spessore dei ghiacciai in tutto il mondo;
  • il contenuto di calore dell’oceano, l’acidità dell’oceano, il livello del mare, l’area bruciata negli Stati Uniti e il clima estremo e i costi dei danni associati sono stati tutti in aumento;
  • si prevede che i cambiamenti climatici influenzeranno notevolmente la vita marina, d’acqua dolce e terrestre, dal plancton, ai coralli, ai pesci e alle foreste;
  • La crisi climatica è arrivata e sta accelerando più rapidamente di quanto molti scienziati si aspettasseroE’ più grave del previsto, minacciando gli ecosistemi naturali e il destino dell’umanità.

Cosa fare

  • ENERGIA – Utilizzare in modo capillare ed urgente massicce pratiche di efficienza energetica e sostituire i combustibili fossili con fonti rinnovabili low-carbon. I Paesi più ricchi devono sostenere le nazioni più povere nella transizione dai combustibili fossili. Dobbiamo eliminare rapidamente i sussidi ai combustibili fossili e utilizzare politiche efficaci ed eque per aumentare costantemente i prezzi del carbonio per limitarne l’uso.
  • INQUINANTI – Ridurre le emissioni degli inquinanti climatici di breve durata, tra cui il metano, il black carbon (fuliggine) e gli idrofluorocarburi (HFC).
  • NATURA – Proteggere e valorizzare gli ecosistemi. Tutti gli essere viventi hanno ruoli importanti nella regolazione dei cicli naturali. Bisogna ridurre la perdita di biodiversità, salvaguardando le foreste residue.
  • CIBO – Aumentare il consumo di prodotti a base vegetale e ridurre quelli a base animale; ridurre lo spreco di cibo nel mondo.
  • ECONOMIA – L’eccessiva estrazione di materiali e l’eccessivo sfruttamento degli ecosistemi devono essere ridotti; si deve andare verso un’economia carbon-free. I nostri obiettivi devono spostarsi dalla crescita del PIL e dalla ricerca della ricchezza al sostegno degli ecosistemi e al miglioramento del benessere umano, dando la priorità ai bisogni di base e riducendo la disuguaglianza.
  • Continuando ad aumentare di circa 80 milioni di persone all’anno, o più di 200.000 al giorno, la popolazione mondiale deve essere stabilizzata.
  • Alliance of World Scientists è pronta ad assistere i decision-makers in una giusta transizione verso un futuro sostenibile ed equo, per prendere decisioni utili per contrastare e mitigare i cambiamenti climatici.

In questo contesto, gli Stati Uniti hanno purtroppo comunicato la decisione di uscire dagli accordi sul clima presi nell’incontro internazionale sul clima a Parigi. Il ritiro americano dall’accordo di Parigi sarà efficace tra un anno. Se diventerà reale, questa decisione avrà un impatto notevole sul Pianeta, perché gli Stati Uniti sono il secondo Paese al mondo per emissioni di anidride carbonica e sarebbero l’unico Paese ad abbandonare l’accordo.

Biomimesi, Eventi green

Biomimesi per migliorare la vita dell’uomo

La biomimesi è stata menzionata anche al Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia, tenutosi la settimana scorsa, focalizzatosi sul tema del limite, nell’ingegneria e nella vita.

Il limite rappresenta presa di coscienza della realtà e di ciò che potrebbe essere oltrepassandolo. È misura delle nostre forze e confine sul quale camminare per portare avanti idee nuove. Non utopia, non stagno, ma equilibrio.

Come utilizzare questo equilibrio per portare innovazione negli Ordini e nella società? Come diffondere idee nuove lavorando sulla frontiera del possibile? L’intelligenza sociale e connettiva, l’empatia, la squadra, l’implementazione del digitale sono elementi base. Ma servono anche cuore e coraggio.

Nuovi approcci come quello biomimetico insegnano a partire dal semplice per generare complessità, dalla natura per generare innovazione, dalle persone per generare idee. Per produrre innovazione servono contenuti, determinazione e passione. Gli Ordini possono essere catalizzatori di novità, che partendo dalla tradizione possono lentamente acquisire rilevanza sociale. Perché l’ingegneria è, prima di tutto, una scienza sociale.

Si è parlato, tra i vari interventi, di Epibone, azienda con un team multidisciplinare che si occupa di utilizzare le cellule staminali per la ricostruzione delle ossa, sfruttando una tecnologia biomimetica. Al cuore del progetto c’è un bio-reattore, che deve simulare le sofisticate caratteristiche del corpo umano. Gli esperimenti hanno dimostrato che intervenendo sulle cellule staminali con un bio-reattore si ottiene la sopravvivenza delle nuove cellule nel corpo umano, che vanno a costituire nuovo tessuto osseo. Per saperne di più si può visionare il video e raccogliere ulteriori informazioni su questo sito.

La biomimesi coinvolge vari campi di studio: ingegneria, medicina, biomedica, design, meccanica, architettura. Per costituire progetti di frontiera che possono davvero migliorare la vita dell’uomo.

Cambiamento climatico, Eventi green, Innovazione

Un musical che insegna ad amare l’ambiente

Logo del musical (fonte: sito ufficiale)

Al’s Adventures in Wasteland – A world musical for children – è un musical interattivo in lingua inglese che affronta in modo innovativo i temi dell’ecologia, dell’amore per la natura, del rispetto per il Pianeta Terra.

Il musical nasce nel 2013 ma è di grande attualità anche oggi! Messo in scena recentemente a Bologna, il progetto è stato ideato da Raffaele Sargenti, compositore perugino (Premio Abbado, 2015) in collaborazione con Graziella Falcone, Carol A. Russell, Luigi Mastrandea, Michele Francipane.

Per ascoltare la video – intervista a Raffaele Sargenti e Graziella Falcone segui il mio canale IGTV @vivattiva e clicca qui.

Il musical si pone come obiettivi fondamentali “la familiarizzazione dei giovani spettatori (e cantanti) con la lingua inglese e la sensibilizzazione sui temi dell’ecologia, del risparmio energetico e del riciclo, fondamentali per la formazione della persona e sempre più centrali all’interno dell’offerta formativa delle scuole”. Uno spettacolo di denuncia dei problemi ambientali che coinvolge le giovani generazioni rendendole parte attiva della narrazione e dei brani musicali, svolgendosi tra diversi luoghi e culture.

Di seguito una sintesi della storia dello spettacolo: “The Space Controller, Gran Guardiano dell’Universo, è preoccupato: deve trovare “Wonderland”, il “pianeta delle meraviglie”, che farà da modello per tutti gli altri. L’alieno Al parte volontario per la missione ma le prime visite sono deludenti: questo pianeta è pieno di gas, quello è tutto ghiacciato, quell’altro privo di luce… La ricerca lo porta ad approdare su un pianeta all’apparenza più ospitale: prati, acqua, sole… Tutto fa sperare per il meglio ma gli abitanti hanno strane abitudini: sprecano energia, inquinano terre e mari, accumulano rifiuti anziché riciclarli e distruggono il loro pianeta senza rendersene conto. «Questo non è WONDERLAND, questo è WASTELAND!!» – esclama Al ormai disperato. Proprio quando tutto sembra perduto, tre curiosi personaggi, emersi da una montagna di rifiuti, hanno un’idea… ” (fonte: sito ufficiale)

Il pubblico di bambini ha la possibilità di partecipare attivamente allo spettacolo grazie ai 5 interventi corali previsti, facilmente memorizzabili e integrati direttamente nell’azione. Il pubblico canta il mondo subacqueo in The World Under The Sea, partecipa al canone di Proud To Be In Japan assieme ai personaggi della scena, sostiene la tartaruga Timmy nella sua canzone di protesta, suona percussioni riciclate in Wood Is What You Want!, interviene nel gran Finale“.

Il trailer è disponibile a questo link. E’ possibile ascoltare alcuni estratti delle canzoni qui. Il Progetto ha anche una pagina Facebook ed un account Twitter.

Per portare il musical nella vostra città compilate il form per lasciare il vostro riferimento e sarete ricontattati! Da non perdere!

Biomimesi, Cambiamento climatico, Economia circolare, Eventi green, Innovazione

Milano Green Forum: non possiamo mancare!

“Mundo Verde” by Soiden is licensed under CC BY-NC-SA 2.0

Il 12, 13, 14 settembre 2019 arriva a Milano il Green Forum, un laboratorio per riflettere sul rapporto nei contesti urbani tra Pubblico, imprese, terzo settore e cittadini sul tema Ambiente. Si tratta di un progetto culturale che vuole coinvolgere la società su temi come Aria, Acqua, Suolo e Biodiversità, per stimolare il dibattito, l’azione e la proliferazione di nuove idee, secondo un approccio open.

L’evento si terrà in Via Gattamelata, 5, presso Milano Congressi. Sono previsti momenti di dibattito, laboratori e spazi per le imprese per diverse aree tematiche: finanza e assicurazione, acqua, economia circolare, bioeconomia, clima, edilizia, design, cibo, moda, rifiuti, smart city, mobilità, energia, certificazioni, turismo, comunicazione e green job.

“Tre sono i format convegnistici pensati per coinvolgere i differenti target di pubblico: Eureka, in cui innovazione e progetti di ricerca si presentano ai buyer; Legislazione Ambientale, una panoramica di un’intera giornata sulla disciplina legislativa ambientale e le Plenarie, durante le quali rappresentanti del mondo aziendale e speaker internazionali risponderanno alle domande del pubblico/moderatore. Inoltre il format Fuori Green offrirà al visitatore la possibilità di fruire di una rassegna cinematografica dedicata ai temi ambientali e disponibile presso il cinema Anteo CityLife. “Il Milano Green Forum sarà un laboratorio permanente per riflettere sul rapporto nei contesti urbani tra Pubblica amministrazione, imprese, terzo settore e cittadini sul tema ambiente. Un progetto culturale – continua Federico Manca, Project Manager del Milano Green Forum- che aspira ad accrescere la consapevolezza nei soggetti coinvolti e generare nuove forme di condivisione di conoscenza e buone pratiche volte a creare azioni di advocacy trasparente e le condizioni necessarie per un proficuo confronto tra differenti stakeholder per elaborare strategie comuni” (fonte: comunicato stampa MGF)

L’associazione di promozione sociale MGF vuole diffondere il nuovo concetto di “Filambientia”, identificando in esso il ruolo che cittadini, imprese, Pubblica amministrazione e Terzo settore hanno nei confronti della sostenibilità ambientale. Costituita per perseguire finalità di utilità sociale, l’associazione MGF svolge la co-curatela dell’impianto contenutistico del Milano Green Forum.

Il programma dell’evento è scaricabile qui

Cambiamento climatico, Eventi green, Verde

Piantare alberi come se non ci fosse un domani

“Foresta del Cansiglio” by Dorli Photography is licensed under CC BY-NC-ND 2.0

Gli incendi diffusi in Amazzonia ed in Siberia ci fanno male al cuore. Che siano auto-innescati a causa delle alte temperature o che siano di origine dolosa cambia poco: stanno scomparendo ettari di foreste fondamentali per il Pianeta.

Le piante ci permettono di vivere, catturando anidride carbonica e producendo ossigeno. E’ urgente che le istituzioni governative di tutti i Paesi si mobilitino per contrastare questi fenomeni. C’è ancora troppa indifferenza sociale al problema ambientale, che dovrebbe essere la nostra principale preoccupazione. Le foreste portano con sé la biodiversità e tutte le forme di vita che ne fanno parte. Ogni essere vivente è collegato agli altri da un equilibrio naturale ed è parte di un ecosistema.

L’unico modo per salvare il Pianeta è una progressiva de-carbonizzazione ed una sempre maggiore riduzione delle emissioni di gas serra. Ma se perdiamo le foreste la situazione è grave.

Per fortuna ci sono Paesi dove di recente sono stati piantati milioni di alberi. Tutti dovremmo occuparcene. Piantare alberi è la soluzione più rapida ed immediata per contrastare i cambiamenti climatici. La piantumazione di alberi va oltre gli interessi politici ed economici: si tratta un’azione concreta, di cui ognuno di noi può farsi fautore, testimonial e portavoce.

Segnalo tra l’altro l’esistenza di un portale come Treedom – Let’s green the planet, che permette di acquistare e piantumare alberi anche a distanza, scegliendo l’albero preferito. Per ulteriori informazioni potete consultare il sito e anche calcolare quanta anidride carbonica emettete con il vostro stile di vita cliccando qui.

Treedom finanzia direttamente piccoli progetti agroforestali, diffusi sul territorio. La filosofia è quella di realizzare ecosistemi sostenibili e permettere a migliaia di contadini di far fronte ai costi iniziali della piantumazione di nuovi alberi, garantendo nel tempo sovranità alimentare ed opportunità di reddito” (fonte: sito Treedom).

I progetti di Treedom finanziano i piccoli produttori locali e permettono di creare occupazione, oltre a migliorare l’ambiente, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile di Agenda 2030.

Cosa aspettate a piantare il vostro primo albero, dove vivete o a distanza?

Eventi green, Viaggi

Turismo responsabile, turismo migliore!

E’ estate e tempo di vacanze: non dimentichiamoci di essere turisti responsabili. Cosa significa? Il sito dell’AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile) riporta questa definizione di turismo responsabile: “Il turismo responsabile è il turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori“. Il turista responsabile è dunque una persona che ha alta considerazione del luogo dove va in vacanza, qualunque questo sia, e che lo rispetta in toto, sia dal punto di vista sociale, che ambientale, che culturale.

Esiste una Carta Europea per il Turismo Sostenibile, che ha come scopo “la tutela del patrimonio naturale e culturale e il continuo miglioramento della gestione del turismo nell’area protetta a favore dell’ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori“. La Carta è coordinata da EUROPARC Federation, che col supporto delle sezioni nazionali della federazione (come Federparchi – Europarc Italia), gestisce la procedura di conferimento della Carta alle aree protette e coordina la rete delle aree certificate. “La Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS) è uno strumento metodologico ed una certificazione che permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo sostenibile“. La Carta si basa su dieci principi fondamentali:

  • partnership tra gli operatori coinvolti
  • strategia e piano d’azione per la valorizzazione e la tutela dell’area
  • tutela e miglioramento del patrimonio ambientale e culturale
  • qualità
  • comunicazione
  • valorizzazione dei prodotti turistici specifici locali
  • miglioramento e diffusione della conoscenza sull’area e sulle peculiarità del sito
  • tutela della qualità della vita dei residenti
  • incremento dei benefici per l’economia locale
  • monitoraggio dei flussi di visitatori e riduzione degli impatti

Parlando più genericamente di “ecoturismo”, o “turismo ecosostenibile”, si intende un tipo di turismo attuato secondo principi di giustizia economica, ambientale e sociale, che non sia invasivo rispetto ai territori ed alle comunità ospitanti. Riflette dunque soprattutto uno state of mind, uno stile di vita, un atteggiamento pratico e mentale. Il turismo ecosostenibile valorizza la diversità e la tutela, apprezzandone il valore. Tende a minimizzare l’impronta dell’uomo sul’ambiente, senza per questo togliere valore all’esperienza turistica.

Il turismo sostenibile è “un turismo capace di durare nel tempo mantenendo i suoi valori quali-quantitativi. Cioè suscettibile di far coincidere, nel breve e nel lungo periodo, le aspettative dei residenti con quelle dei turisti senza diminuire il livello qualitativo dell’esperienza turistica e senza danneggiare i valori ambientali del territorio interessato dal fenomeno” (WWF).

Vi segnalo un interessante portale, Ecobnb, in cui è possibile trovare alloggi ecosostenibili per le proprie vacanze, che utilizzano alcuni principi base di rispetto per l’ambiente. Il sito è visionabile cliccando qui. Ecobnb è una comunità dedicata al turismo ecosostenibile, che si propone la volontà di diffondere una cultura del viaggio rispettosa del luogo e della società. Il video promozionale è visionabile a questo link.

E voi, siete turisti responsabili?