Purtroppo sembra che la COP25, la conferenza sul clima di Madrid, si sia rivelata un fallimento. Servirà altro tempo per adottare le misure necessarie alla riduzione delle emissioni in base agli obiettivi stabiliti, e procrastinare di certo non farà bene al nostro Pianeta (e a noi). Alcuni Paesi in particolare si sono mostrati contrari al progresso delle trattative.
Le misure attualmente in vigore per la mitigazione dei cambiamenti climatici non sono sufficienti a contrastare la crisi ambientale. Ma le questioni spinose sono state rimandate alla prossima COP26, a Glasgow, in Scozia.
Strettamente legato al problema della crisi a tutela dei diritti umani: intere comunità sono a rischio e si prevedono numerose migrazioni dovute ai cambiamenti climatici.
Numerose sono state le proteste, poche le risposte.
E mentre il Governo italiano si appresta a inserire lo studio dei cambiamenti climatici a scuola, c’è chi (da anni) già ne parla nelle proprie lezioni, anche in Italia.