Oggi 29 luglio 2019 è l’Overshoot Day: il giorno in cui l’uomo sul Pianeta inizia ad utilizzare un numero maggiore delle risorse che vengono prodotte sul Pianeta, non consentendo una loro completa rigenerazione. Ogni anno l’Overshoot Day cade sempre prima: brutto segno, perché invece di diminuire la sua impronta ecologica, la specie umana sta continuando a consumare risorse in maniera crescente.
Secondo la Global Footprint Network, rete internazionale per la scienza della sostenibilità, l’uomo sta attualmente utilizzando le risorse 1,75 volte più velocemente del tempo necessario alla rigenerazione dei nostri ecosistemi; in altre parole, servirebbero attualmente 1,75 “Pianeti Terra” per soddisfare le necessità umane. Questo problema è cominciato intorno agli anni ’70, e poi è andato peggiorando: l’Overshoot Day anticipa sempre di più durante l’anno, perchè i consumi invece di diminuire aumentano.
Parliamo quindi di deforestazione, di eccessivo consumo di suolo, di perdita di biodiversità e di crescente numero di emissioni di gas serra nell’atmosfera, con conseguenze sul cambiamento climatico ed incremento dei fenomeni metereologici estremi.
Cliccando qui è possibile prendere visione di una serie di azioni che l’uomo potrebbe intraprendere per ridurre la propria impronta ecologica e #movethedate, ovvero spostare sempre più verso la fine dell’anno l’Overshoot Day. Le azioni riguardano tutti gli aspetti del nostro stile di vita: cibo, trasporti, consumo di energia, abbigliamento, ecc.
Chi vuole calcolare la propria impronta ecologica, ovvero verificare quanto la sua presenza, i suoi acquisti ed il suo stile di vita incidono sul consumo delle risorse del pianeta.. può utilizzare questo link, messo a disposizione da Global Footprint Network.
Per avere a disposizione più dati in merito a questa tematica, potete consultare questa pagina, in cui vengono suddivisi i consumi sulla base dei singoli Paesi, tenendo conto anche del numero di abitanti. Per quanto riguarda l’Italia, è evidente che l’impronta ecologica media degli abitanti supera di gran lunga la disponibilità di risorse, creando un deficit di risorse. ed un “debito dell’uomo” nei confronti del Pianeta.